Il riscaldamento a pannelli radianti comporta un importante vantaggio economico ed ambientale: nonostante ci siano delle spese iniziali di acquisto superiori (anche 50%) rispetto a quelle previste per i sistemi di riscaldamento classici (vuoi per la necessità di utilizzare materiali di migliore qualità, vuoi per il bisogno di manodopera qualificata e complessità dei lavori da effettuare), infatti, si ha la possibilità di ammortizzarle entro un arco di tempo limitato grazie al risparmio energetico con esso conseguibile. E’ possibile stimare che, grazie ad un risparmio energetico quantificabile nell’ordine del 25% all’anno, nell’intero ciclo di vita di un impianto di questo tipo, il risparmio complessivo che l’utente può realizzare – anche al netto di eventuali incentivi di legge – possa arrivare al 35% del totale costi di periodo.
Un secondo vantaggio è dato dal fatto che questo sistema può convertirsi anche in un impianto di raffrescamento, semplicemente con l’immissione di acqua fredda (anche solo 15-17 °C) al posto dell’acqua calda, si ottiene il risultato di rinfrescare l’ambiente senza gli svantaggi (chi non soffre i getti di aria fredda?) e i consumi energetici collegati ai condizionatori. Si evita in tal modo anche l’ulteriore spesa per l’acquisto dei condizionatori. Terzo vantaggio, una migliore e più uniforme diffusione del calore: a differenza di quello che accade coi radiatori, il calore si diffonde in maniera omogenea negli interni. La possibilità di utilizzare energie rinnovabili è il quarto vantaggio associabile ad un sistema radiante: usare le rinnovabili per i radiatori è attualmente impossibile, dato che dobbiamo portare l’acqua fino ai 70° e per fare ciò dovremo per forza usare un riscaldamento a gas o gasolio.